Facciamo un po’ di chiarezza sulla “Fase due”

A cura di Jessica Martino

Lunedì 4 Maggio 2020, inizia la fatidica “fase due”: si allentano le restrizioni, spostamenti più liberi, si comincia pian piano a far ritorno alla normalità con le dovute precauzioni e a convivere col COVID-19.

Settimane decisive quelle tra il 4 e il 18 Maggio, una sorta di monitoraggio, sarà come familiarizzare col virus e capirne la risposta: se tutto andrà bene, via alle riaperture del 18 Maggio e del 1° Giugno.

Ma cerchiamo di capirci di più sulla fase due, cosa cambia, cosa possiamo fare o non fare ancora, analizzandolo pezzo per pezzo, e non rischiare di prenderci più della dovuta libertà, andando quindi incontro a sanzioni e soprattutto contro a quel senso di responsabilità individuale e collettivo che, ad oggi, è un nostro imprescindibile dovere.

CALENDARIO DELLE APERTURE

  1. Parchi e giardini: sarà possibile accedervi, mantenendo il distanziamento e muniti di mascherine e guanti.
  2. Attività sportiva: sarà possibile allontanarsi dai pressi del proprio domicilio, mantenendo una distanza di due metri in caso di allenamento e di un metro in caso di passeggiata.
  3. Visite ai parenti consentite. Qui bisogna fare un attimo di chiarezza sul tanto dibattuto e fuorviante tema dei “CONGIUNTI”. Secondo l’articolo 307 del codice penale, vanno intesi come “congiunti”: ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti. E ora anche i fidanzati rientrano tra i congiunti in quanto “affetti stabili”. Quindi sì alle visite ai parenti stretti, sempre con il dovuto distanziamento, muniti di mascherine e vietati gli assembramenti, altro termine che merita una digressione in più. In tanti ci saremmo chiesti quante persone formano l’ormai famosissimo “assembramento” e come evitarlo. Inizio col dire che assembramento è un termine che indica una numero generico e non preciso. Vi è un assembramento quando vi è un “affollamento” di persone, nello specifico, nel nostro caso, diventa un assembramento ogni agglomerato formato da più di due persone in cui non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro. Ebbene sì, se alla parola assembramento abbiamo associato quella di folla, abbiamo sbagliato. Nel nostro caso può definirsi folla anche un gruppo di 3 persone, vicine, senza distanziamento. Bisogna inoltre ricordare che sono possibili le visite ai congiunti solo nella stessa regione. E qui passiamo al prossimo punto.
  4. Resta il divieto di spostamento tra Regioni. Divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
  5. Via libera alle cerimonie funebri, altro tema scottante per quella cerchia ristretta di 15 congiunti che tante polemiche ha creato. Quindi sì ai funerali con 15 congiunti (qui a voi la scelta, io chiamerei in nostro soccorso la fortuna, ricorrendo all’estrazione dei nomi), meglio se all’aperto, e mantenendo il dovuto distanziamento e sempre muniti di mascherine.
  6. Riaprono bar e ristoranti, ma solo da asporto. A casa, quindi, e non dentro o fuori i locali.
  7. Riaprono alcune attività produttive (manifattura e costruzioni) e il commercio all’ingrosso ad esse dedicate. Qui la lista delle attività produttive che potranno riaprire dal 4 Maggio.
  8. No alle messe.
  9. Ancora chiuse palestre, piscine e impianti sportivi. Sono accessibili quelli per gli allenamenti individuali di “atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali.
  10. Mezzi pubblici. Sarà consentivo spostarsi con i mezzi pubblici a patto che vengano rispettate tutte le norme di sicurezza (differenti flussi di entrata e di uscita, garantire un numero massimo di passeggeri) e ovviamente, onnipresente, la mascherina.
  11. Autocertificazioni. Anche dopo il 4 Maggio saranno necessarie le autocertificazioni per giustificare gli spostamenti. Si aggiungono quindi le nuove come le visite ai congiunti e le attività all’aria aperta.

Altre piccole chiarificazioni. Per quanto riguarda la mascherina, non vi è l’obbligo di indossarla per le passeggiate individuali all’aria aperta, ma sarà necessario esserne muniti in caso di incontri.

Banale ma doveroso ribadire che se si presentano sintomi come febbre e tosse è assolutamente vietato uscire di casa.

Violare i divieti comporta l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro (articolo 650 codice penale). Ed è ancora peggio se si falsificano le autocertificazioni: si tratta del reato ex art. 495 c.p. che prevede da uno a sei anni di reclusione.

Ora non ci resta che monitorare questo periodo e aspettare nuovi ordini per il 18 Maggio.

Siamo responsabili per noi stessi e per agli altri. Se la collettività agisce per la sicurezza e il bene comune, potremmo uscire prima da questa situazione.

11 Comments

  1. Agire per la sicurezza e per il bene comune: se non si parte da qui non si va da nessuna parte.
    Grazie per le informzioni riportate nell’articolo.

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    1. Allo stato attuale, è un dovere morale, collocare al pari del nostro benessere anche quello della collettività.

      Grazie, Giacomo.

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