«Forse (o ch’io spero!) artefice di Numi,
nuovo meco darai spirto alle Grazie
ch’or di tua man sorgon dal marmo.»
– Ugo Foscolo
Le Tre Grazie è il nome assegnato a due sculture di Antonio Canova ritraenti le tre famose dee della mitologia greca e realizzate tra il 1812 e il 1817.
Fu Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie di Napoleone Bonaparte, a invitare Antonio Canova ad iniziare il gruppo scultoreo raffiguranti le Tre Grazie.
L’opera riscosse uno sfolgorante successo. Due persone in particolare, furono particolarmente prodighi di complimenti verso lo scultore. Il primo era John Russell, VI duca di Bedford, che colpito dalla bellezza del marmo, tentò di acquistarlo: l’opera, tuttavia, fu reclamata da Eugenio di Beauharnais (figlio di primo letto di Giuseppina) e trasportata in Russia, per poi entrare nel 1901 nelle collezioni del museo dell’Ermitage (dove si trova tuttora).
Il duca fu pertanto costretto a richiederne una seconda redazione, completata dal Canova nel 1817 e prontamente ricollocata nella sua residenza di campagna, Woburn Abbey (oggi è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra).
Il neoclassicismo segna una bellezza che assapora i limiti dell’impossibile… (l’inquietudine di Foscolo, la dynamis dell’impossibile perfezione delle linee di Canova) …ciao Jessica…
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Commenti sempre accurati e appassionati… Ciao Franz, buona domenica.
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è l’unico modo che abbia un senso per scrivere qualcosa sotto un post…se poi il post produce bellezza, la cosa m’è d’obbligo
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belle sono belle 🙂
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Il neo classico alla ribalta, fa bene ogni tanto ripassare un pò di storia dell’arte.
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Tanto tanto bene.
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