Vladimir Majakovskij, Tu

Poi sei venuta tu,

e t’è bastata un’occhiata

per vedere

dietro quel ruggito,

dietro quella corporatura,

semplicemente un fanciullo.

L’hai preso,

hai tolto via il cuore

e, così,

ti ci sei messa a giocare,

come una bambina con la palla.

E tutte,

signore e fanciulle,

sono rimaste impalate

come davanti a un miracolo.

“Amare uno così?

Ma quello ti si avventa addosso!

Sarà una domatrice,

una che viene da un serraglio”!

Ma io, io esultavo.

Niente più

giogo!

Impazzito dalla gioia,

galoppavo,

saltavo come un indiano a nozze,

tanto allegro mi sentivo,

tanto leggero.

– Vladimir Majakovskij, Tu

7 Comments

    1. Questa poesia è un qualcosa che non si può spiegare… la puoi solo sentire con le orecchie, come fosse una musica… e dentro, nel cuore.

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